“Mamma, ma il nonno non torna più?” “Papà, ma la nonna non viene più a giocare con me?” “Quando si muore, dove si va?”

Quante volte abbiamo sentito queste frasi dai bambini, frasi che per certi versi ci hanno anche messo magari in imbarazzo! Questo articolo nasce per supportare i genitori nel rispondere e spiegare questo tema tanto complesso quanto delicato.

 

Nella cultura occidentale ed in particolare in Italia, la morte resta ancora un tabù per grandi, ma soprattutto per piccini.

Se ne parla ancora troppo poco in famiglia o addirittura per nulla.

Siamo proprio noi adulti i primi ad evitare, “censurare”, “bandire” domande e/o discorsi riguardanti la morte, soprattutto in presenza di bambini.

Purtroppo il tema della morte è ancora permeato da pregiudizi, false credenze. Troppo spesso infatti, si pensa che parlare di morte davanti ai bambini e con i bambini si possa creare un “trauma psicologico” in quanto il tema della morte “va in contrasto con la spensieratezza e l’innocenza tipica dell’infanzia”.

Ciò però non consente di preparare i bambini a questo evento di passaggio inevitabile, vivendolo così in modo estremamente tragico e drammatico, senza possedere gli strumenti necessari per affrontare questo passaggio della vita e senza comprendere che la vita comunque continua.

Ma quindi come posso affrontare il tema della morte con mio figlio?

Come affrontare il tema e come spiegarlo ai propri bambini, dipenderà molto dal vostro credo religioso, dalla vostra fede e dal tipo di educazione ricevuta da bambini riguardo questo tema. In linea generale però possiamo utilizzare alcune strategie educative che ci possono supportare nell’affrontare questo tema delicato.

 

1. Rispettare il proprio credo:

Nell’affrontare e spiegare a vostro figlio questo tema, rispettate il vostro credo.

Risulta quindi inopportuno e controproducente prendere in prestito spiegazioni di tipo religioso a cui non si crede, in quanto il bambino percepirà se ciò che gli viene detto è un pensiero in cui l’adulto crede oppure no.

 

2. Considerare l’età e la fase di sviluppo del bambino:

Per poter consentire al meglio nostro figlio di comprendere quando spiegato sul tema della morte è prima di tutto essenziale considerare e valutare l’età e la fase di sviluppo in cui si trova. Ciò ci consentirà di poter scegliere le parole e gli esempi più adatti per lui.

 

3. No alle evasioni di fronte alle domande: 

Anche se rispondere a certe domande così dirette, a volte “percepite dall’adulto come spietate”, può essere imbarazzante e difficoltoso per l’adulto, rispondere è di estrema importanza e è quindi necessario non evadere alle loro domande, rispondendo attraverso frasi di questo tipo:

“Quando diventerai grande, lo capirai”

Questa domanda è complicata, ne riparleremo più avanti quando sarai pronto”.

 

4. Sincerità:

Anche se l’essere sinceri e dire la verità può spaventarti, è la strada più semplice e adatta. Dire bugie per rendere “meno spaventoso e/o doloroso questo tema” può risultare agli occhi di nostro figlio, non solo inautentico, ma può anche aumentare un senso di disagio e insicurezza.

Nel caso in cui non ci si sente sicuri di dare una risposta o non si sa rispondere ad una domanda fatta dal bambino, risulta invece più appropriato rispondere in modo sincero e semplice, ammettendo di non avere una risposta alla domanda.

 

5. Chiarezza e precisione:

Per permettere al proprio bambino di comprendere in modo corretto il tema, è necessario essere chiari e precisi durante la spiegazione e/o la risposta alle domande che lui ci pone, anche attraverso l’uso di esempi concreti.

Per dipiù, risulta necessario chiamare le cose con il proprio nome, affinché si eviti di creare in lui confusione e fraintendimenti.

Ad esempio utilizzare frasi come “è andato via” anziché dire è morto potrebbe creare nel bambino un certo timore anche nelle più brevi separazioni con i propri cari.

Inoltre, è opportuno non creare confusione e non confondere il bambino scambiando morte con sonno. Sarebbe quindi da evitare l’utilizzo di parole dormire, riposare, andarsene quando si affronta il tema della morte.

 

6. Preparazione e rassicurazione:

Aspetto molto importante da non sottovalutare è la preparazione all’argomento. A questo proposito risulta importante riflettere e confrontarsi con altri adulti, in particolar modo e soprattutto con professionisti del settore (come il pedagogista), sulle domande che il bambino pone riguardanti la morte.

Ciò consente all’adulto di essere più pronto, chiaro e sicuro nell’affrontare tale argomento.

Inoltre, vi consentirà di mostrarsi più accoglienti e sicuri davanti a dubbi e domande che i bambini vi porranno.

Infine, per trasmettere sicurezza è necessario evitare di mentire, ma spiegare attraverso anche le necessarie rassicurazioni.

 

7. Dare e prendersi del tempo:

L’argomento morte è sicuramente un argomento complesso da affrontare, pertanto a volte può essere necessario per il bambino sentirsi ripetere più volte i concetti e i pensieri riguardo questo tema. Ciò consentirà ad alcuni bambini di interiorizzare grazie alla ripetizione. Inoltre, ci sono bambini che potrebbero sin da subito porre numerose domande, mentre altri potrebbero, dopo le nostre spiegazioni restare in silenzio e riprendere l’argomento, con eventuali domande in un secondo momento.

La cosa importante è non essere fuggitivi e di fretta nel rispondere, ritagliarsi del tempo per affrontare l’argomento, anche se è stato eventualmente ripetuto già più volte al bambino.

 

Per ulteriori dubbi e strategie ti ricordo che è sempre possibile prenotare una consulenza pedagogica.


Alcuni studi e ricerche scientifiche sul tema della morte e dei bambini:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30012733/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34991408/